Rischia una condanna penale chi tiene animali in condizioni molto stressanti.
Marzo 2017 | Gabriella Filippone Rassegna stampa | Le notizie on line
Con la recente sentenza n. 10009/2017, depositata in questi giorni, la Corte di cassazione ha confermato la condanna a carico di una donna che deteneva in un magazzino chiuso alcuni esemplari di gatto selvatico.
Non solo la custode non aveva rispettato la natura e l'indole degli animali, ma li aveva detenuti in scarse condizioni igieniche.
Il tutto aveva reso i gatti fobici rispetto alle visite degli ispettori dell'Asl e comunque molto stressati.
Fonti:
Titolo: Condannato chi tiene gli animali in condizioni stressanti.
Autore: Debora Alberici | Italia Oggi
Titolo: CASSAZIONE: REATO TENERE ANIMALI IN CONDIZIONI STRESSANTI #animali #animals | Gabriella Filippone Blog | Giuridica News Blog Avv. Gabriella Filippone
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Anche i gatti soffrono di stress. I segnali di un gatto stressato sono molteplici
Sintomi di un gatto stressato
In genere lo stress è dovuto ad una modifica dell’ambiente subìta dal gatto. Il gatto è abitudinario. Anche piccoli spostamenti di mobili o il solo cambiamento del posto della lettiera possono farlo innervosire.
II sintomi dello stato di stress del gatto sono principalmente quattro; graffiature verticali, marcatura con urina, aggressività, eccesso o carenza di pulizia.
È stressato se graffia troppo
Le unghie sono l'elemento principale per la caccia. Il gatto quindi riserva particolari cure ed attenzioni a mantenerle sempre affilate.
È stressato se marca con l’urina
Il gatto in genere marca il territorio con la pipì per segnalare la sua presenza e per dichiarare il suo possesso del territorio. Spesso questo comportamento crea forti disagi in casa.
È stressato se si pulisce ossessivamente
Il gatto è un animale attento alla pulizia. Infatti senza alcun bisogno di fargli il bagno il micio sarà sempre pulito e lucido. Trascorrono intere ore a lavarsi ma se diventano eccessivamente attenti alla pulizia o al contrario, allora forse il gatto ci sta indicando uno stato di malessere e di stress. Leccarsi troppo insistentemente può generare alopecia, zone cioè prive di pelo e di dermatite da stress.
È stressato se si morde troppo le unghie
Si chiama onicofagia ed è l’eccessiva attenzione che il gatto riserva alle sue unghie che continua nervosamente a mordicchiare fino a procurarsi infezioni ai polpastrelli che possono degenerare in zoppia. Non ci si deve preoccupare se lo sorprendiamo a farsi la “manicure”, diventa un segnale da non sottovalutare qualora il gesto sia ripetuto in modo ossessivo e quasi aggressivo o se si nota avere le zampe spesso bagnate essersi troppo leccato.
Segnali minori di stress nel gatto
Spesso il gatto cerca di comunicare il suo stato di ansia o di stress miagolando in continuazione e senza motivo, oppure nascondendosi o dormendo troppo.
Cosa comunica un gatto stressato
Tutte queste attività sintomi di stress sono il mezzo che il micio utilizza quasi per volersi distrarre dalla situazione conflittuale occupandosi d’altro con attenzione eccessiva. Occorre prestare attenzione a tutti questi sintomi che spesso sono associati ed erroneamente curati come malattie, ad esempio se si lecca troppo causandosi alopecia si cura come la dermatite invece che il suo disagio emotivo.
Le cause dello stress nella vita del gatto
I cambiamenti e i traslochi
Essendo il gatto un animale abitudinario ogni cambiamento è da lui vissuto come un conflitto. Spesso sono i gatti che vivono in casa a soffrirne di più per aver perso il controllo sull’ambiente. I traslochi sono una grande fonte di stress per il gatto.
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Anche le separazioni nelle famiglie o gli arrivi di nuove persone in casa sono fonte di ansia. I lutti sono dal gatto vissuti come traumi pertanto si deve cercare di consolarlo.
Frustrazione
Spesso il gatto soffre di vera frustrazione qualora si presentino situazioni che minaccino il suo benessere. I gatti che stanno in casa sono quelli che più soffrono di frustrazione per mancanza di stimoli. L’aggressività è la risposta che il gatto applica ad uno stato di frustrazione per far fronte ad una situazione per lui insostenibile.
I luoghi chiusi
I gatti costretti a vivere in casa in un luogo chiuso soffrono di ansia, spesso cercano di combattere facendo delle rapide corse per la casa. Si chiamano “attività da compressione” e sono l’espressione della loro sofferenza perché non hanno la possibilità di esprimere il loro innato bisogno ed istinto di caccia e di sfuggire ai pericoli. Non essendoci prede da cacciare e neanche rivali dai quali fuggire, il gatto deve reprimere le sue reazioni istintive facendosi soffocare dalla noia e dalla calma eccessiva. Raggiunto il livello di sopportazione ecco che il minimo stimolo produce in lui una forte reazione scatenando la sua energia compressa.
La visita dal veterinario
Il gatto sa associare un ricordo negativo ad un evento. Non stupirsi se mentre ci si avvicina all’ambulatorio del veterinario il gatto inizi a miagolare insistentemente. Alla malattia che già lo inquieta si aggiunge la cattura per metterlo nel trasportino, il viaggio, lo stare chiuso in gabbia, la sala d’attesa e poi la visita veterinaria.
Qualora un gatto dimostri un disagio comportamentale sintomo di stress o ansia occorre prestare grande attenzione per cercare di individuare la fonte di stress.
Titolo: Sintomi di un gatto stressato | Fonte: Tutto sui gatti.it
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